giovedì 29 gennaio 2015

Save the last pig - L'ultima torta porcellosa (per quest'anno)



Ebbene si, per quest'anno porcelli & porcellini sono terminati. Questa torta è, in realtà, un regalo per una coppia di amici che ci ha invitato a cena. Nel menù, ovviamente, c'erano le frittole di cui vi ho ampiamente parlato qui. A commissionarmela è stato mio padre, un giorno prima della cena, e lasciandomi carta bianca sul tipo di dolce che avrei voluto fare. In sostanza, se l'è liquidata con: "Siamo a frittole da Giovanni, fai una torta". Partendo da questa base ricca di dettagli, ho pensato di ricreare la cosiddetta "caddara" cioè la pentola nel quale vengono fatti cuocere i pezzi ripuliti di maiale, e di metterci ammollo dentro un maialino. Niente cose cruente, per lui è un semplice bagnetto con tanto di bolle di sapone e paperella. 




Ok, la papera ha uno sguardo un pò sconvolto, lo ammetto. Forse perchè la realizzazione di questa torta è stata una vera epopea. Tanto per cominciare, vado a cuocere la base (una Molly cake) e nel rigirarla sulla griglia mi si stacca un pezzo. Con la santa pazienza di questo mondo limo la parte superiore, riducendo il danno. A questo punto mi metto a preparare le creme. La mia idea è quella di sfruttare la ricetta della Mousse espressa di Nigella, declinandola in tre varianti. Cioccolato fondente, cioccolato al latte, cioccolato bianco. Capirete dunque che quando il composto al cioccolato bianco comincia a bruciare il mio cuore subisce un istantaneo distacco arterioso. Con l'anima in pena affondo un cucchiaio nella crema, per capire quanto faccia schifo prima di gettarla. Ma a questo punto, sorpresa delle sorprese, avviene il colpo di scena. Non solo la crema era buona ma la lieve bruciacchiatura le aveva conferito un retrogusto al caramello che - sono certa - non riuscirò mai più a replicare. Mi metto all'opera, comunque, tagliando la torta e bagnandola con acqua e zucchero perchè so che alla cena ci saranno bambini. Peccato che faccio male i conti, e taglio la base in tre strati anzichè in quattro senza contare che ho finito la panna e se voglio stuccare la torta con la ganache devo uscire a comprarla. Sfinita, decido di utilizzare la mousse al fondente come copertura. Ebbene, ho scoperto che questa mousse è anche meglio della ganache per rifinire la torta. Insomma, in un'incessante sequele di disgrazie sono comunque stata fortunata. E ora veniamo all'esterno!



La parte esterna della pentola è stata realizzata con un foglio abbastanza spesso di pasta di zucchero grigia che ho poi reso metallizata con del colorante spray in bomboletta. Per dare meglio l'effetto dell'acqua bollente ho ricoperto la superficie con pasta grigia nella quale ho lasciato applicato delle piccole palline di pasta di zucchero bianca. Stendendola, dava l'effetto a rilievo delle bolle. Ho poi dipinto di blu e applicato qua e la perle di zucchero bianco sulla superficie. Pasta di zucchero anche per la paperella e per la testa del maialino che, però, cela un corpo in polistirolo rivestito. Per motivi di tempo invece di fare gli occhi in maniera "tradizionale" ho scelto uno stile felice da Kawaii giapponese. Ho infine disposto alcune "fiammelle" in pasta di zucchero gialla, dando qualche colpo di pennello con il colorante rosso, per ricreare il fuoco. 



Alla fine di questo giorno di intenso lavoro ero parecchio distrutta, ma anche parecchio soddisfatta. Ha fatto ridere di cuore gli invitati alla cena, ed è piaciuta tanto ai padroni di casa quanto ai miei genitori. E' piaciuto un pò meno il caos che ho lasciato in giro in casa ma...insomma, avevo un giorno di tempo per realizzare tutto questo. Non so dovevo anche passare la cera ai pavimenti?

A presto

- Noemi -

2 commenti:

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